La frequenza delle allergie odontoiatriche é fortemente sottostimata per diverse ragioni. Per esempio la diagnosi della malattia è complicata dal fatto che i sintomi allergici causati dai metalli, usati anche in odontoiatria, scatenano delle reazioni ritardate che possono comparire dopo settimane, mesi e anche un anno dopo l’intervento subito. I sintomi allergici causati dai metalli possono inoltre essere di diversi tipi, e spesso nemmeno i pazienti stessi pensano di accusare disturbi che possano essere stati causati dagli impianti utilizzati.
I metalli piú allergici
Tra i metalli usati in odontoiatria, quelli che causano maggiormente reazioni allergiche ai pazienti sensibili si annoverano il nichelio, il cromo, il cobalto, l’oro e il rame. Gli impianti dentali, proprio per questo motivo, si preparano nella maggior parte dei casi in titanio, considerato ipoallergenico. Negli ultimi anni, peró diversi casi clinici hanno dimostrato che anche gli impianti realizzati in titanio, usati in odontoiatria, possono causare problemi di origine allergica. I sintomi più frequenti delle reazioni allergiche causate dal titanio sono una sensazione di bruciore e formicolio con o senza la bocca secca, perdita della sensazione gustativa, mal di testa, catarro gastrico, perdita di peso, dolori articolari e muscolari, arrossamento cutaneo, edema delle labbra, o insanguinamento del palato, ulcere del cavo orale, infiammazione delle gengive, lingua a carta geografica, cheilite angolare doloroso, dermatite periorale, o le note reazioni lichen planus della membrana mucosa del cavo orale.
Impianti dentali e test allergologici
Prima di effettuare interventi odontoiatrici, specialmente prima di sottoporsi a un intervento implantologico è particolarmente consigliato effettuare test allergologici, consigliati soprattutto per quei pazienti che hanno già avuto reazioni allergiche ai metalli. In caso di allergia l’unico trattamento odontoiatrico possibile è quello, di far meno dell’uso di oggetti realizzati nel metallo causante l’allergia. L’esame allergologico è indispensabile in quei casi in cui il paziente ha già perso uno o più impianti, poiché a questi pazienti quasi nel 50% dei casi è stata accertata l’allergia ai metalli. L’esame è completamente indolore, si tratta di un test epicutaneo che si effettua applicando i materiali da esaminare con l’ausilio di adesivi sulla pelle della schiena del paziente esente da sintomi. La lettura avviene nelle successive 24, 48 e 72 ore dopo il posizionamento degli adesivi. Per risultati decisivi bisogna comunque aspettare almeno una setttimana.