Sono proprio molte le email nelle quali si leggono le preoccupazioni dei lettori sull’uso degli antidolorifici. Alcuni lettori credono che siano consigliati in modo inappropriato e usati come fossero caramelle, altri temono di cadere nella dipendenza chimica dei medicinali e sviluppare problemi psicologici latenti.
Queste preoccupazioni possono essere alleviate anche grazie a questo articolo.
A che cosa servono gli antidolorifici?
Il dolore fa parte del naturale processo di guarigione, ma in teoria non e’ necessario soffrire per guarire. Questa e’ la ragione per la quale usiamo gli antidolorifici. Puoi eliminare infatti la sensazione di dolore mentre il corpo sta guarendo, senza interferire con il processo di guarigione. Un sovradosaggio e’ fortemente sconsigliato, e se ti contorci dal dolore e’ meglio assumere un medicinale piu’ forte piuttosto che ingerire una dose troppo elevata di un unico antidolorifico.
Assuefazione
Gli antidolorifici causano assuefazione, producono dopamina che il cervello ama e per questo ne desidera sempre di piu’. Quando la fonte di dopamina si esaurisce, il cervello inizia a reclamarne la dovuta quantita’ e per questo potresti provare dolore e disagio. Potresti essere vittima di una forte assuefazione tanto da avere bisogno di questi medicinali anche per porre rimedio a delle semplici funzioni del corpo alterate, come quelle digestive, del sonno.
Un dentista bravo sapra’ quando sara’ necessario l’utilizzo di un antidolorifico, e il giusto dosaggio per non cadere nel tunnel dell’assuefazione.
Gli antidolorifici non sono medicine
Anche se ti fanno sentire meglio, riducendo il dolore, gli antidolorifici non sono medicine che guariscono. Devi assumerli solamente se stai malissimo e per un breve periodo di tempo.
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