Le complicazioni a seguito di un intervento di implantologia:
Se il paziente soffre di malattie degenerative dell’osso é possibile che il periodo di guarigione non si verifichi affatto. Puó accadere che, mentre l’mpianto del paziente si sta integrando, l’osso mandibolare assottigli la zona attorno all’impianto, e l’area diventi piú instabile. In questi casi il trapianto dell’osso é necesssario, e il trattamento di implantologia deve essere effettuato.
Il paziente non ha abbastanza densitá ossea per l’inserimento di un impianto dentale. Se infatti il problema é questo, allora il dentista dovrá necessariamente sottoporre il paziente ad un trapianto osseo, che richiede dai sei agli otto mesi di convalescenza. Il trattamento del trapianto osseo potrebbe essere fatto nuovamente se il paziente sfortunatamente non riesce ad assorbire il materiale del trapianto osseo. Questo tipo di complicanze si verificano comunque raramente.
Si puó verificare anche che l’impianto dentale non riesca a integrarsi nell’osso, questa é la principale causa di infezioni al cavo orale del paziente. Per la maggior parte delle volte la zona dell’impianto dentale si infetta a causa di una scarsa e scoretta igiene orale del paziente, e i batteri della bocca infettano per questo motivo l’impianto. L’infezione puó verificarsi anche quando l’impianto non é stato sterilizzato.
Ma cosa succede se una donna incinta ha bisogno di un impianto dentale?
La gravidanza implica un fisiologico significativo cambiamento ormonale, che influisce considerevolmente sulla salute dei denti della futura mamma. Nel corso dei nove mesi, é fondamentale sottoporsi a dei regolari controlli odontoiatrici, e fare particolare attenzione a una quotidiana igiene orale per prevenire l’insorgenza di problemi ai denti e alle gengive. Gli ormoni in gravidanza rendono le gengive piú sensibili, che tendono a gonfiarsi, infiammarsi e a sanguinare. Alcune complicanze in gravidanza sono aggravate e causate da malattie gengivali e da carie dentali trascurate.
I trattamenti di implantologia
Durante la gravidanza si potrebbe avere bisogno nei casi piú gravi di interventi piú complessi, necessari per esempio per la sostituzione di denti mancanti. I trattamenti dentali di implantologia sono consigliati, solamente se ritenuti indispensabili per la salute della futura mamma, ma esclusivamente dopo il secondo o terzo trimestre di gravidanza e, dopo aver consulato anche il parere del ginecologo e dell’ostetrica. Durante il primo trimestre, infatti, sarebbe estremamente dannoso sia per la donna incinta che per il feto. La maggior parte dei dentisti precisa comunque quanto sia preferibile posticipare a dopo il parto un intervento di implantologia, per evitare delle possibili complicazioni e danni al sistema immunitario della madre, piú debole e piú suscettibile allo stess sia fisico che emotivo. Anche le radiografie dentali di routine richieste per gli impianti dentali, e le radiografie in generale sono normalmente posticipate a dopo il parto per ragioni di sicurezza. Se si dovessero eseguire degli esami radiologici in gravidanza, bisogna sempre indossare un collare e un grembiule di piombo per proteggere rispettivamente la tiroide e l’utero.